venerdì 23 maggio 2008

Pensieri sconnessi

Detesto chi mette a disagio gli altri, gli ipocriti e i "blagueur", categoria che ormai sembra espandersi a dismisura: dicesi "blagueur" chi cerca di far credere agli altri, vantandosi, di aver raggiunto obiettivi che hanno reso la propria vita pressoché perfetta ma che, guarda un po', sono inaccessibili per gli altri.
Mi addormento tardi la sera e mi sveglio presto al mattino per pensare ai fatti miei e mettere ordine nelle mie idee... sono gli unici momenti che posso ritenere davvero miei perchè lì nessuno si aspetta che io faccia qualcosa.
Adoro camminare. Misurare il mondo a passi. Camminare da sola in posti solitari per lo stesso motivo e per sfidare me stessa a raggiungere un traguardo.
Adoro stare zitta a sentire i rumori del bosco, l'ombra degli alberi ed il caldo umido che sale dalla terra.
Mi piace lo scricchiolare della neve fresca sotto i piedi e vedere il mondo come ricoperto di panna.
Mi piace sentire freddo, perchè mi fa ricordare che sono viva.
Adoro girare scalza e sentirmi davvero a contatto con la terra.
Adoro tornare tardi la sera e sedermi in cortile a guardare le stelle, quando la cosa più razionale da fare sarebbe correre a dormire.
Mi piace l'atmosfera delle chiese piccole, entrare e sedermi e ascoltare il silenzio quando non c'è nessuno. Adoro la luce tremolante delle candele - quelle vere, però, non quelle ridicole lampadine a forma di candela - e mi perdo a guardare cosa raccontano gli affreschi o le statue, specie quelli fatti da una mano inesperta e semplice.
Non vado pressochè mai a Messa, ma mi piace parlare con Dio prima di addormentarmi e mentre vado a lezione in autobus.
Amo vivere in un posto piccolo e apparentemente privo di attrattive. Mi piace poter girare in mezzo alla strada e mi piace che ogni posto mi ricordi qualcosa... ed io ho davvero una buona memoria. Mi piace fermarmi a chiacchierare per strada ed entrare in un negozio e conoscere tutti.
Adoro vedere la gente, osservare i loro comportamenti, immergermi in tutte le manifestazioni dell'umanità. Cercare di capire l'animo umano è, in fondo, l'obiettivo della mia vita.
Sono innamorata delle imperfezioni umane. Adoro il disordine "creativo" di Andrea, i dubbi di Davide, l'incazzosità di Anna, le esagerazioni di Paolo, le giornate no di Valentina, i discorsi sempre uguali eppure convinti delle vecchiette, l'essere sempre di corsa di mia madre e il finto contegno di mio padre quando non sa come reagire di fronte a qualcosa di inaspettato. Amo sopra ogni cosa qualsiasi gesto dei bambini, perchè in essi c'è - in piccolo - lo spaccato del modo in cui funziona tutta la società .
E non per questo credo di aver visto tutto o di essere superiore. Mi piace interrogare il mio io finchè non è stanco di dirmi i suoi difetti e di raccontarmi come si sente, anche se non gli andrebbe. Sono testarda, rissosa, vendicativa, iper-determinata. Ma sono anche così indulgente con chi mi va da sembrare scema, a volte. Voglio bene anche alle persone che mi dicono di non meritarselo o a cui non frega nulla, se ritengo di volerlo fare; non per generosità o per eccessivo buonismo, sia chiaro. E' per seguire come sono, quindi per egoismo. Non potrei fare diversamente, e ho capito che è inutile rammaricarsi perchè uno non è in un certo modo, se è sicuro che non potrà mai essere così.
Amo tutte le storie che parlano di vendetta - secondo me è uno dei sentimenti più umani - con i personaggi dal carattere complesso... detesto i troppo buoni e non concepisco l'esistenza degli assoluti malvagi.
Mi piace combattere per le cause perse, e minori sono le possibilità di riuscita di una cosa, più mi ci appassiono.
Per questo ho amato e amo tuttora, anche se fa soffrire. Amo i miei amici e mi affeziono enormemente alle persone, anche se spesso ci rimetto. Ma non m'importa. E' vero che il mondo è pieno di stronzi, ma se si guarda bene ci sono alcune persone che brillano. In mezzo alle difficoltà, di recente credo di averne trovata una in particolare, che ha fatto sparire dalla mia mente il pensiero stupido e irrazionale che non sarei mai più stata felice, poiché non lo meritavo.
A volte fatico a distinguere realtà da fantasia e mi perdo nel mio mondo parallelo, in cui un agguato di orchetti mentre sto tornando di notte da Saluzzo a Manta è probabile quanto il letto che mi aspetta a casa.
Adoro scrivere. Per me ha una funzione terapeutica. Per chi legge... beh, non so se sia sempre piacevole, ma ogni tanto qualche pensiero bello credo che mi riesca. Sono contenta quando riesco a dare corpo con le parole a ciò che sento.
Ho sempre vissuto di corsa - sono nata persino un giorno prima, tanto per portarmi avanti col lavoro - finchè un paio di fatti importanti che mi sono capitati mi hanno fatto comprendere che a forza di correre mi stavo perdendo qualcosa... specialmente quando il traguardo dove mi ero posta di arrivare è scomparso. Ho capito che, tra sbattersene le balle e non darsi tregua, c'è una mezza misura che sto imparando a conoscere, e che non è mai troppo tardi per farlo.

giovedì 15 maggio 2008

Il Cosmopavone, questo sconosciuto...

CHI SI RICORDA DEL COSMOPAVONE? Il mitico animale con la straordinaria facoltà di dare a chi l'avesse catturato il potere sul regno di Calendar, che fugge nello spazio e nel tempo assumendo l'aspetto di oggetti mitici... Credo che chi abbia più o meno la mia età e abbia visto la sua bella dose di cartoni animati più o meno demenziali, importati dal Giappone senza censura (che orrore...!) e ai nostri occhi odierni inguardabili (siamo proprio sicuri che fossero peggio di cosa passano adesso in TV?), si ricorda delle disavventure della Principessa Lunedì e dei suoi scagnozzi Settembre e Ottobre, seguiti da quell'imbecille del piccolo Sabato... A parte queste cretinate, il Cosmopavone mi è sembrato perfetto per illustrare come è stato il mio ultimo periodo... in cui le cose che tentavo di raggiungere mi sono sfuggite da sotto gli occhi, mentre proprio accanto avevo altre cose di enorme valore che non riuscivo a riconoscere. Battezzato il blog e spiegata ai non avvezzi una parte del caos a spirale che si aggira nella mia mente, si può partire.