venerdì 15 maggio 2009

A volte

Ci sono momenti unici, in cui la routine di ogni giorno - alzaticorriaccendiilpcguardalemailaprilapraticarispondialtelefonofaiilcaffèalcapo - continua ad essere noiosa, ma la sua monotonia diventa come un mantra, e riesce a farmi staccare da ciò che ho di grigio attorno...
In quei momenti succede che il passato si sovrapponga col presente fino a fondersi... fino a non distinguere più cos'è reale da cosa è solo possibile. A volte mi sembra di riuscire a intravvedere la luce che emanano alcune persone, come sostiene convinto Luca. O persino di trovare un senso in quel che mi racconta Ottaviano Bleach mentre si dondola sulla vecchia seggiola di legno, con gli stivali impolverati poggiati sul bancone del Virgin Motel. Altre volte, ancora, gli oggetti attorno a me prendono vita e assumono espressioni, attori di un improvvisato vaudeville. Non è nulla di particolare ed insieme è qualcosa di stupendo. Belluca sentiva il treno fischiare, a me pare persino di sentire il pifferaio dei Led Zeppelin suonare, e le foreste echeggiare di risate in risposta... Entrambi evadiamo dalla grigia prigione in cui ogni tanto la società ci rinchiude, sollevando la maschera perfetta e anonima che ne costituisce la divisa - visto che di rado possiamo scappare fisicamente e gettarla via.

1 commento:

Andrea ha detto...

come delle stairway to heaven. Grazie del complimento misteriosa faith ;)